Ti sei mai chiesto quale sia effettivamente la cadenza ideale? A quante rpm dovresti pedalare per stare davanti a tutti?
80? 90? o forse 100?
Oggi commentiamo insieme un interessantissimo studio di qualche anno fa, che ci dà due spunti di riflessione grandiosi.
Lo studio di cui parliamo oggi risale al 2015 ed ha un titolo chilometrico 😄:
Per i meno avvezzi alla lingua inglese, i ricercatori hanno esaminato gli effetti che ha cadenza sull'ossigenazione dei muscoli in un test ad esaurimento.
Lo studio ha coinvolto in tutto 18 persone divise come segue:
-nove persone non allenate
-nove triatleti ben allenati
dopo aver testato la potenza erogata, raggiunta al picco di assorbimento di ossigeno è stato chiesto ai due gruppi di fare due test ad esaurimento.
In entrambi lo scopo era mantenere il più a lungo possibile il 90% del picco visto sopra ma...
la prima volta dovevano farlo a 40rpm, la seconda a 100rpm.
La prima cosa che balza all'occhio è che sono due cadenze abbastanza esagerate.
40 rpm è roba che non suggerirei neanche al mio peggior nemico, ma vediamo come è andata...
I soggetti non allenati hanno raggiunto l'esaurimento molto più tardi a 40 Rpm.
I soggetti allenati hanno raggiunto esaurimento molto più tardi a 100 Rpm.
Questo significa sostanzialmente due cose:
1- la capacità aerobica (ovvero l'unico elemento di differenza tra i due gruppi) è il fattore più importante nella relazione tra cadenza della pedalata e prestazioni.
2- non esiste una cadenza universalmente ottimale.
Facciamo un ragionamento sequenziale:
Se hai un'ottima capacità aerobica, lo studio ti dice che è meglio pedalare ad alta cadenza perché durerai di più.
Cadenza più alta = maggiore potenza a parità di coppia di forza.
Quindi avere una solida base aerobica ha mille effetti positivi, alcuni dei quali non immediatamente visibili.
Lo studio però ci dice anche che non è detto che 100 sia il numero migliore, per alcuni meglio 40.
Inoltre tra 40 e 100 c'è una bella fetta non trovi?
Quindi la cosa più intelligente da fare, se non ci si affida ad un professionista è testare, sperimentare su noi stessi.
Non, fare una cosa perché "si fa così".
Una scelta o una strategia può anche rivelarsi sbagliata, ma alla base deve sempre esserci una logica, altrimenti è solo uno scimmiottare altre persone.
Come già detto, è vero che una cadenza maggiore influisce nettamente sulla potenza erogata -io stesso con alcuni clienti challenger ho fatto dei lavori specifici per portare la cadenza media (nell'arco di mesi) magari da 75 ad 85 rpm- ma volersi imporre a tutti costi una certa cadenza solo perché ho letto che è meglio, non è mai una scelta intelligente.
Lavorare con metodo per renderla nostra lo è.
Gli studi scientifici.
Chi mi legge e segue i miei contenuti da un po' sa che ho sempre posto l'attenzione (con accezione fortemente negativa) su quei metodi "si fa così perché si fa così".
L'ho letteralmente fatto poche righe sopra.
Tuttavia esiste anche il rovescio della medaglia.
Quelli che fanno solo, ossessivamente ed esclusivamente cose che siano frutto di studi.
Se una cosa funziona bene ma uno studio dice che ce n'è un'altra che ha l'1% in più di probabilità di successo allora questa cosa è automaticamente da evitare.
Io conosco molte persone che ragionano così, e me ne tengo alla larga (lavorativamente), esattamente come da quelle che imitano senza capire.
Senza dilungarmi troppo sulle caratteristiche degli studi e sulla piramide delle evidenze scientifiche, ti faccio notare una sola caratteristica (che ti ripeto, non è l'unica).
Parlando esclusivamente di ciclismo, gli studi coinvolgono sempre un numero bassissimo di persone (ricordi? in questo erano 18).
Realizzare uno studio ha dei costi e ovviamente (e fortunatamente), non ci si può aspettare che uno studio dedicato alla preparazione atletica veda impiegate le stesse risorse di uno studio su un farmaco salvavita, sei d'accordo?
Personalmente utilizzo gli studi, soprattutto quelli recenti in questo modo:
Conoscevi questo lato degli studi o li hai sempre presi per oro colato?
Qual è la tua opinione in merito? Fammelo sapere!
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